GORRERI INCREASESES ENERGY PRODUCTION




GORRERI FOOD PROCESSING TECHNOLOGY INCREASES CLEAN ENERGY PRODUCTION

GORRERI PRODUCTION PLANT
 

WE LOVE PLANET A.
As a PMI (small/medium company), we know perfectly well that we do not have the power, alone, to change the world and the current situation of climate change.

But at the same time, we firmly believe that if we do nothing, nothing will change.

And if we all thought the same way, all small and medium companies, together, could save our precious and sick planet.

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For this reason, in August 2022, we increased the number of photovoltaic panels at our new production site. This will allow us to produce our lines and machineries without CO2 emissions into the environment, fighting at the forefront of the fight against global warming.

By exploiting the energy of the Italian sun and transforming it into electricity, our implemented photovoltaic system will not produce any kind of pollution. And thanks to the possibility of injecting the unused surplus into the public grid, other people will also be able to benefit from renewable energy produced in a green and sustainable way. This will help to limit CO2 emissions into the atmosphere even by other users who in fact do not have the possibility of producing energy in a green way.

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Thanks to our photovoltaic system, we avoided emitting 97,641.41 kg of CO2 into the atmosphere, equal to 2914.3 trees planted. But these data, more than a boast and a merit of Gorreri Company, should be a wake-up call, because they make us understand how many CO2 emissions are emitted by all those who do not produce energy in a green way.

The land that inspires us every day

Our commitment in saving this planet does not end here.

We have installed filtered water dispensers to reduce the consumption of plastic bottles, which also means reducing the transport of goods by road and installed electric hand dryers to reduce the consumption of paper. Furthermore, the creation of an internal company canteen has made it possible to avoid that our workers must use their cars every day to reach external canteens and restaurants.

And for the near future we are already thinking about company electric cars and the installation of charging stations for employees 'and customers' cars.

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Because we want this land to continue to inspire us.

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These actions will benefit everyone, in environmental, health and economic terms. This is the reason why we all must understand that we have the duty to act, because there is no planet B.


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GORRERI. DA 35 ANNI UN AFFARE DI FAMIGLIA





Gorreri: da 35 anni un ‘affare di famiglia’
Con le sue tecnologie ha fatto la storia dell’industria dolciaria italiana. E in un mercato sempre più competitivo, non smette di crescere grazie a un modello di business che mette
al centro le persone. E la flessibilità. Intervista a Chiara Lombardi, business development officer.
 
La nuova sede

Ha inaugurato nel 2020 la nuo- va, modernissima sede a Sor- bolo Levante di Brescello, in provincia di Reggio Emi-lia. E nel 2022 festeggia 35 anni dalla fondazione, avvenuta nel 1987. Gorreri, che progetta e realizza macchine, linee complete e soluzioni ‘chiavi in mano’ per l’industria dolciaria, del dolciario italiano rappresenta un indiscusso pez- zo di storia. Al fondatore, Luigi Gorre- ri, sono infatti riconosciute alcune delle tecnologie che hanno rivoluzionato il settore: dalle prime linee per la produ- zione di pan di spagna, crostatine e gi- relle, oltre 40 anni fa, ai turboemulsori in continuo a testata verticale in grado di preparare, velocemente, impasti perfet- tamente miscelati e omogeneizzati. Alle competenze del fondatore e alla lungi- miranza di sua moglie Armanda Dallasta, CFO dell’azienda, si sono unite negli anni quelle del figlio Luca, tecnico e General Manager, e di sua moglie Chiara Lombardi, avvocato  e           BusinessDevelopment                            Officer
dell’azienda. E proprio con lei abbiamo ripercorso le tappe salienti di questo cammino di crescita che fonda il suo successo su un grande valore: la famiglia.
 
A distanza di 35 anni dalla sua fon- dazione Gorreri è ancora un’azienda 100% familiare?Certamente. Ed è uno dei nostri grandi punti di forza. Non dimentichiamo, però, che Gorreri è di per sé una grande famiglia, fatta di tecnici e collaboratori cresciuti con noi e grazie ai quali l'azienda si è sviluppata ed evoluta nel tempo.In che modo?
La produzione di tecnologie per l’industria dolciaria è, dopotutto, una nicchia di mercato. Vi operano poche aziende e il mercato va sempre più nel- la direzione di una ‘concentrazione’ di operatori all’interno di grandi gruppi. I quali, per loro stessa natura, hanno una struttura complessa e poco flessibi- le. Un’azienda familiare come Gorreri, invece, da sempre fa della flessibilità e della personalizzazione una componente imprescindibile della sua offerta tecno- logica. Che nel corso degli anni si è evo- luta proprio in base alle esigenze della
 

Come personalizzate la vostra offerta?

Innanzitutto, noi non vendiamo la tec- nologia, ma il prodotto finito. Mi spiego meglio. Quando incontriamo un cliente non diciamo ‘ti diamo una linea di proces- so’, ma piuttosto ‘raccontaci che prodotto vuoi realizzare e noi studiamo la soluzio- ne più adatta a te’. In aggiunta, abbiamo una gamma di prodotti molto ampia e riu- sciamo sempre a includere la miscelazio- ne, che è un vantaggio importantissimo perché ci permette di garantire davvero il prodotto finito. Sono dettagli che fanno la differenza e che ci hanno permesso di restare sul mercato per tutti questi anni e continuare a crescere. Abbiamo incontra- to naturalmente delle difficoltà, ma queste sono sempre state superate anche grazie al lavoro e alla tenacia della famiglia. Oggi in azienda lavorano 60 persone e il fattu- rato è più che raddoppiato negli ultimi 6 anni.
Com’è iniziata la vostra storia?Luigi Gorreri era direttore tecnico commerciale della Ravanetti, storica azienda tra Parma e ReggioEmilia nonché la prima, in Italia, a realizzare macchine per l’industria dolciaria. Dopo che l’azienda ha chiuso, ha lavorato per alcuni anni come consulente privato fino a d ecidere di m ettere a frutto tutta l’esperienza maturata e fondare, insieme alla moglie Armanda Dallasta, Gorreri. Era il
1987. Nei suoi molti anni di lavoro
Luigi Gorreri ha sviluppato competenze meccaniche e di progettazio-ne superiori alla media. Ha infatti realiz-zato le prime linee per la produzione di pan di spagna e i primi turboemulsori a testata verticali. E ancora oggi Il Turbomixer con Tecnologia Vertimix a marchio Gorreri è considerato tra i più performanti sul mercato.

Cos’ha apportato invece la seconda generazione?

Sicuramente un spinta alla modernità e alla digitalizzazione. Luca è un tecnico eccellente, come il padre, ed è infatti quel- lo che dopo aver parlato con il cliente im- magina e progetta le macchine e le linee. Io contribuisco con le mie competenze le- gali, di marketing e digitalizzazione a por- tare l’immagine dell’azienda ‘nel futuro’

grazie anche a un importante lavoro di co- municazione del brand. In amministrazio- ne c’è sempre Armanda Dallasta. Senza di lei, l’azienda non sarebbe mai arrivata dov’è oggi. Ogni generazione dà quindi il proprio apporto per migliorare l’azienda e contribuire a scrivere un pezzo della sua storia.

Una tradizione destinata a continua- re?

Speriamo di sì! Ci sono già due picco- li Gorreri che crescono respirando l’aria dell’azienda (sorride, ndr). Scherzi a par- te, la continuità oggi ha molto valore. E la serietà della famiglia e del suo modo di lavorare sono senza dubbio alla base del nostro successo.

Anche sui mercati esteri?

Certamente. All’estero realizziamo cir- ca il 95% del nostro fatturato. Anche se negli ultimi due anni abbiamo riconqui- stato anche una parte del mercato italiano.

Quali sono le vostre tecnologie ‘best seller’?

Siamo leader di mercato nel processing di torte a strati, anche in questo caso grazie alla possibilità di abbinare il Turbomixer che permette di emulsionare e montare panna e creme in continuo: una tecnolo- gia che in pochi, al mondo, padroneggia- no davvero. Dal nulla, siamo in grado di costruire una torta a strati dall’inizio alla fine. Ultimamente, poi, siamo entrati in alcuni grandi gruppi con le nostre tecno- logie per la produzione di prodotti dosati: come muffin, cup-cake, plum-cake, ciam- belle e molti altri. Soluzioni perfette per il mercato americano, dove stiamo crescen- do molto.

In quali altri mercati siete presenti?

Un po’ in tutto il mondo. Siamo molto forti in Nord e Sud America ma stiamo crescendo anche in Europa e vendiamo già molto bene nel mercato asiatico.

Avete in programma la partecipazio- ne a fiere di settore?

In calendario per il 2022 c’è il Pack Expo Messico a metà giugno e forse il Fi- spal in Brasile, sempre a giugno. Imman- cabile poi l’appuntamento di settembre con l’Ibie di Las Vegas e a fine anno con il Gulfood Manufacturing di Dubai. Per la prima volta esporremo anche a Pack Expo Chicago 2022 e i grandi

appuntamenti del 2023 sono già in agen- da: l’Interpack di Düsseldorf a maggio e l’Iba di Monaco, a ottobre.

Un calendario impegnativo. Vi preoc- cupa l’attuale situazione emergenziale rispetto a materie prime, energia, tra- sporti e, non da ultimo, la crisi in Ucrai- na?

Ci preoccupa molto, come tutti. I costi fissi sono aumentati, così come le materie prime e le componenti elettroniche che, oltre a costare di più, non arrivano. Tut- to questo si ripercuote sulla produzione e sulle consegne. E poi la guerra, che si gio- ca anche sulle sanzioni, finirà per colpire aziende che vivono di export come noi. Per il nostro settore la Russia è un merca- to grande e in forte sviluppo. Modern Bakery a Mosca è già stata posticipata...

Ora che l’azienda ha raggiunto il

traguardo dei 35 anni, come vedete il futuro?
Vediamo sicuramente qualcosa in più della sola crescita economica. Negli ul- timi anni, abbiamo apportato tante pic- cole rivoluzioni che mettono al centro i dipendenti e il loro benessere. Abbiamo aperto una mensa aziendale e abbiamo stabilito orari più flessibili, per ottimizza- re il lavoro e valorizzare il tempo libero dei nostri collaboratori. Un altro grande obiettivo su cui lavoreremo è la parità di genere.  Un        argomento         molto               ‘alla moda’ oggi ma che ritengo cruciale soprattutto in un settore, quello del meccano-alimenta-re,      che                   è           quasi prettamente maschile. Le associazioni industriali organizzano corsi di studio per donne imprenditrici, le isti-tuzioni mettono a disposizione contributi a fondo perduto per la parità di genere, ma chi ha veramente bisogno di sostegno sono le operaie e le dipendenti con l’esi- genza di conciliare lavoro e famiglia e che non devono essere relegate a ruoli minori o part-time. Le aziende di uno stesso ter- ritorio, così come i comuni, dovrebbero collaborare per metter loro a disposizione veri servizi. Questo, insieme alla detassazione derl lavoro femminile, aiuterebbe davvero la parità di genere.
Noi, in Gorreri, ci crediamo molto e stiamo investendo per fare la differenza.

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ARTICOLO RIVISTA TECH4FOOD












 

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